L’olio extravergine di oliva è l’unico condimento che si estrae dalla semplice spremitura di un frutto! Tutti gli altri oli (di semi, tutti i semi, l’olio non extravergine, di sansa,ecc.) si estraggono chimicamente: si macinano i semi e si ottiene una farina, da cui con processo chimico si estrae una sostanza grassa incolore, dall’odore e sapore che lascio immaginare! Sempre chimicamente si allontana il prodotto chimico estrattore e si aggiunge la clorofilla per dare il colore ed altre sostanze chimiche per creare oli dai sentori “delicati, robusti” e via dicendo: bisogna sapere che l’olio di oliva è il prodotto più adulterabile ed adulterato che esiste! Come mai si trovano oli dal prezzo basso o bassissimo? Basta sapere che l’olio prodotto con olive ottenute per cascola (vale a dire posizionando le reti ed aspettando che le olive cadano naturalmente) per legge dello stato non è olio alimentare, ma olio lampante, cioè olio per bruciare. La raccolta, con la potatura manuale, è il processo più costoso per il produttore. Fareste mai la marmellata con la frutta semi-marcia trovata per terra? Poi ci sono gli oli vecchi, sempre italiani che vengono recuperati ed “aggiustati” sempre con l’aiuto della chimica. Senza parlare degli oli di importazione da paesi comunitari ed extracomunitari, dove i controlli di produzione non sono certamente quelli italiani (uso di insetticidi, fitofarmaci per aumentare la produzione): la quantità è sempre a scapito della qualità! La raccolta non trascura certamente i frutti caduti per terra, anzi spesso avviene solo in questo modo economicissimo, utilizzando aspiratori e successiva cernita meccanica che separa il frutto così martoriato da tutto il resto. Infine il trasporto con navi cisterna ed autobotti: ricordate ora le cassette forate ed i tempi di produzione che la nostra legge, giustamente, esige? Infine, qualità importantissima è l’acidità’ che, per un olio extravergine, non deve superare lo 0,8%: il mio non supera lo 0,08-0,1%!